Report del 19 ottobre

Presenti: la Consigliera Paola Lucci, Delegata alle Politiche di Genere del Comune di Bracciano, Serena Dinelli, Vice presidente di Aspettare stanca e Claudia Colonnello di ASDO.

• La Consigliera Lucci riferisce del proprio viaggio di gemellaggio a Drenth, in Olanda. L’iniziativa è nata da un gemellaggio tra scuole nell’ambito dei programmi europei, e ora si sta avanzando l’ipotesi di un gemellaggio direttamente tra Comuni.
Bracciano è gemellato anche con un altro comune della regione parigina.
• Dai servizi sociali e dall’attività dello “Sportello famiglie” emergono varie difficoltà delle donne. Molte fanno richieste di sussidi, che potrebbero essere convertite in altro tipo di interventi. C’è da chiedersi anche quale istruzione e formazione hanno queste donne, se si possa pensare a un orientamento al lavoro e simili. Emergono difficoltà di raccordo tra i servizi comunali e il Consultorio ASL, che vanno affrontate e risolte, per potenziare gli interventi.
• Occorre individuare le criticità del territorio, sostiene Claudia Colonnello.
In parte si è già fatto nel primo incontro:
- consulta giovanile
- asilo nido
- vuoto nell’area preadolescenti che occorre colmare
- anziani.
• A proposito degli anziani si sta elaborando un’ipotesi di lavoro: infatti, dai dati dei servizi sociali comunali è emerso che fanno richiesta di sussidio anziani proprietari di case, ma con basso reddito. Poiché a Bracciano sono state aperte delle sedi universitarie (Infermieristica e Fisioterapia) che richiamano studenti, si sta pensando a una iniziativa che colleghi le due cose. Infatti, da queste sedi universitarie il Comune non trae vantaggi. Allora si sta pensando ad un servizio che metta in rete gli anziani, proprietari di case e con basso reddito, con gli studenti che cercano casa, creando dei bed & breakfast.
• Si passa ad un’analisi più dettagliata delle donne attive a Bracciano. Lavorano donne:
- nell’Amministrazione Comunale
- nelle varie Banche
- nel turismo
- nelle scuole di vario ordine, sia come docenti e dirigenti, sia come amministrative.
- nel commercio e artigianato
(ci si è chieste se vi siano donne che hanno responsabilità nelle associazioni di categoria)
• Al fine di individuare donne disposte a collaborare con una presenza attiva alle iniziative sperimentali, andrebbero contattate, come già si era detto in un precedente incontro, le molte donne che hanno lavorato nei gruppi di preparazione del Programma di coalizione.
• E’ importante fare rete, sia a livello locale, sia con gli altri due Comuni in cui è in corso la sperimentazione di Aspettare stanca (Formello e Torrita Tiberina), sia con reti più ampie: per es. la Consulta Regionale femminile, altre amministrazioni in cui si stia facendo una politica di genere. Ciò per scambiarsi esperienze, raccogliere buone prassi, far conoscere il proprio lavoro.
• L’incontro ha messo bene in luce due dimensioni di rilievo:
A) quella dello sviluppo di credibilità e presenza politica in generale da parte delle donne impegnate nella amministrazione;
B) quella dell’introduzione di temi di genere.
• Tenere conto dell’agenda su cui la Giunta sta lavorando ora e di quella che si profila a medio termine; i temi che è possibile proporre “in autonomia”; la pertinenza del tema alle competenze comunali; la rilevanza rispetto a determinati gruppi di donne e a una prospettiva di genere; la possibilità di portare avanti un tema in cooperazione tra assessorati.
• Le indicazioni sulle esigenze emerse negli incontri preparatori e i primi risultati della sperimentazione saranno presentati in una conferenza pubblica, organizzata a cura della Consigliera incaricata alle Politiche di genere del Comune di Bracciano e di Aspettare stanca, da svolgersi possibilmente entro la fine di novembre, nel quadro del Progetto Sperimentale e della Delibera di recepimento della Giunta. Alla conferenza parteciperanno il Sindaco di Bracciano, l’Assessora ai Servizi sociali, ASDO e quanti hanno contribuito alle attività della sperimentazione. L’incontro è inteso alla promozione e istituzione dei tavoli di partecipazione che consentiranno alle cittadine e ai cittadini di portare il proprio contributo alle politiche comunali, in un’ottica di genere.