Il quinto incontro, centrato sulle “attività produttive”,
è stato aperto da un breve saluto del Sindaco Giuliano Sala. Presenti
Paola Lucci- Incaricata alle Politiche di Genere, Rosanna Oliva- Pres. Aspettare
stanca e Capoprogetto, Claudia Colonnello- ASDO, Serena Dinelli, Vicepres. Aspettare
stanca e Coordinatrice delle Attività sperimentali, referenti di ISI
BIC Lazio, Associazione Pandora, Polizia Provinciale, Consultori ASL RM F 3,
Istituto Secondario “Paciolo”, Scuola Elementare e Materna.
La Consigliera ha sottolineato l’importanza di sviluppare valide politiche
che tengano conto delle ricadute sulle donne e sugli uomini.
La Capoprogetto e ASDO hanno illustrato rispettivamente il Progetto sperimentale
ed il suo inquadramento entro la Ricerca Donne & Politica e ha evidenziato
la comune volontà dell’Associazione e del Comune di sviluppare
l’attenzione alle politiche di Genere. Bracciano è un terreno fertile,
giacché sulla partecipazione era stato impostato tutto il programma elettorale,
la Giunta ha delegato una Consigliera per le Politiche di Genere e ha aderito
alla sperimentazione con una propria Delibera, iniziando anche l’iter
che porterà il Comune di Bracciano a aderire alla Carta europea per l’uguaglianza
e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale.
Da Aspettare stanca è stato sottolineato il carattere di trasversalità
politica del Progetto.
ASDO ha illustrato la disarmonia nella percezione che uomini e donne hanno della
politica e l’importanza di una politica partecipativa territoriale per
far prevalere una visione diversa.
Ha poi parlato il rappresentante di ISI (Impresa, Sviluppo ed Innovazione),
che ha come scopo quello di favorire la creazione di impresa e raccoglie i suoi
dati distinti per Genere. Dall’intervento è emersa una realtà
femminile molto interessante e contraddittoria: le ragazze sono sempre le più
capaci: poi però cambiano completamente, verso i 26/28 anni, quando si
presentano all’ISI, sono sempre accompagnate da un uomo.
Un successivo tema è stato quello della possibilità di sviluppare
nella scuola programmi informativi/formativi di preparazione al mondo del lavoro.
A questo si è legato anche il tema della possibilità di sviluppare
sinergie scuola/Comune/amministrazione del Parco per formazione/impresa/occupazione
femminile nel campo del Turismo, anche tenendo conto della vocazione territoriale
e naturalistica di Bracciano, verso un Progetto di azienda di accoglienza turistica
ecocompatibile.
Per la salute e la sanità, segnalato l’alto numero di tagli cesarei
e la necessità di riaprire il Reparto Maternità dell’Ospedale.
Le tematiche relative al lavoro delle donne sono state esaminate nei vari ambiti
(Polizia Provinciale, Scuola) con attenzione sia alle condizione di lavoro,
sia alle carriere, sia al pendolarismo e alle necessità di servizi. In
collaborazione tra scuola e Comune si cerca di fornire servizi alle famiglie
(Progetto Primavera, Progetto per lo sport, convenzione con il Liceo Pedagogico
di Viterbo, le cui studentesse fanno laboratori di recupero per bambini in difficoltà
nel post-scuola).
E’ stato auspicato l’avvio nelle scuole di tutti i gradi di programmi
contro il bullismo, Il Consultorio si occupa da 10 anni di Educazione all’Affettività
Nella scuola Secondaria c’è qualche esperienza di stage aziendali
nel triennio, e altre iniziative nel campo della prevenzione dell’alcool
e tabacco, ma manca il collegamento con le famiglie. Nel Liceo si nota che quando
i ragazzi vengono investiti di una carica rappresentativa, vi si impegnano al
massimo e si informano approfonditamente circa le loro competenze. I rappresentanti
sono equamente ripartiti per Genere, 50% ragazzi, 50% ragazze. Si sono anche
attuati programmi di scambi in ambito europeo (Romania e Belgio). Il limite
comunemente sentito nelle scuole secondarie presenti è l’assenza
di un collegamento con le prospettive di lavoro. E’ chiaro che esistono
dei fabbisogni formativi. Per l’ISI, la formazione non è il suo
core business ma la struttura c’è e si può mettere a disposizione
dei Comuni. Positiva un’ esperienza già fatta.