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Elezioni Politiche 2006
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L’unico strumento previsto allo scopo è tuttora quello del manifesto elettorale, da affiggersi, a
cura dei sindaci, “nell’albo pretorio e in altri luoghi pubblici entro il quindicesimo giorno precedente la data delle elezioni”, oltre che all’interno dei seggi elettorali (art. 24, comma 1, n. 5,
d.P.R. n. 361 del 1957 e art. 11, comma 1, lettera c, n. 2, d.lgs. n. 533 del 1993).
Si tratta evidentemente di uno strumento del tutto insufficiente, specie in un contesto in cui sempre più la comunicazione politica da parte dei pubblici poteri, attraverso i più diversi mezzi di
comunicazione, tende ad essere vista come una funzione essenziale. Basti infatti richiamare, in estrema sintesi, i seguenti elementi:
a) è notorio che i manifesti elettorali risultano essere assai poco visibili, sopraffatti come sono dai manifesti elettorali delle diverse forze politiche, frequentemente affissi in modo selvaggio ed abusivo;
b) i manifesti elettorali riguardano solo i candidati nella circoscrizione in cui sono affissi, mentre va considerato, da un lato, che la mobilità degli elettori sul territorio nazionale è elevata (il luogo di residenza non coincidendo necessariamente con il domicilio effettivo o comunque con il luogo in cui i cittadini hanno trascorso le settimane che precedono l’appuntamento del 9 e 10 aprile); dall’altro, che il sistema elettorale della Camera fa sì che, ove scatti il premio di maggioranza, il voto dispieghi i suoi effetti anche al di fuori della circoscrizione (per cui, almeno sul piano astratto, sarebbe utile che l’elettore fosse messo nelle condizioni di conoscere il complesso delle candidature presentate all’interno di ciascuna lista);
c) l’affissione del manifesto elettorale all’interno del seggio appare uno strumento del tutto inefficace, sia perché sono ben pochi gli elettori che decidono solo una volta giunti al seggio a chi dare il proprio voto, sia perché si tratta di lunghe liste di nominativi, la cui conoscenza (magari indiretta, ad esempio leggendo le loro dichiarazioni in Parlamento, ove parlamentari uscenti, o “googlando” il loro nome su internet) i cittadini dovrebbero aver modo di fare in precedenza;
d) vi sono elettori che nel seggio non si recheranno mai e che, con ogni evidenza, non sono neppure nelle condizioni di uscire dalla propria abitazione per prendere visione del manifesto elettorale (sempreché ve ne sia qualcuno visibile): si tratta degli “elettori affetti da gravi infermità, tali da impedirne l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano, che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale daapparecchiature elettromedicali”, i quali, come recita l’art. 1, comma 1, del decreto-legge n. 1 del 2006, convertito, con modifiche, dalla legge n. 22 del 2006, sono “ammessi al voto nella predetta dimora”;
e) i meccanismi della pubblicità e della propaganda elettorale posti in essere dalle singole forze politiche non possono ritenersi soddisfacenti allo scopo, dal momento che in genere essi si soffermano sui soli leader nazionali e che può essere interesse degli stessi partiti non diffondere...continua >>>

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